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Costi esterni e collettività. L’intermodale può far risparmiare 70 miliardi di euro all’anno
Costi esterni e collettività. L’intermodale può far risparmiare 70 miliardi di euro all’anno

Dati oggettivi, facilmente verificabili. Se la matematica non è un'opinione, perché sempre di numeri stiamo parlando, l'intermodalità fa risparmiare. E molto. Occhio, non focalizziamoci troppo sul puro aspetto del risparmio per le aziende del settore: questo resta il fattore più concreto di tutti. Solo per rinfrescare la memoria, infatti, un trasporto intermodale abbassa notevolmente il costo del carburante, soprattutto sulle lunghe percorrenze ( >500 km), oltre a far risparmiare sul costo dell'autista e a sfruttare incentivi come Ferrobonus e Marebonus. Quello che incide molto, e non viene considerato, riguarda i costi esterni.

COSTI ESTERNI

Prima di scavare in profondità, un breve incipit. Nel 2021, fermandoci esclusivamente a quello che è l'Interporto di Verona, c’è stato un risparmio relativo ai costi esterni pari a 155 milioni di euro, per tutta la comunità. Vive meglio l’uomo. Vive meglio l’azienda. Vive meglio il pianeta. Ora, entrando nel dettaglio, cosa sono questi costi esterni? Sostanzialmente, si tratta di costi che gravano direttamente sulla comunità. Un piccolo esempio: avete mai pensato agli effetti dell’aumento di CO2 nell’aria dovuti ai gas di scarico? Maggiore è l’anidride carbonica nell’atmosfera e maggiore sarà la forza e la frequenza di fenomeni naturali come alluvioni e tempeste. Pertanto, maggiore il rischio di danni ai raccolti agricoli.

Nell'ultimo report pubblicato dall'Unione Europea*, vediamo come siano i costi esterni dovuti agli incidenti quelli con il maggior tasso di incidenza, ben il 29%, seguiti dall'inquinamento atmosferico e dal clima. Purtroppo, gli incidenti che coinvolgono i mezzi pesanti su strada hanno la percentuale più alta, questo influisci sugli infortuni e, di conseguenza, sulle spese mediche pubbliche da sostenere.

Ancora più evidente, parlando sempre di intermodalità, la tipologia di trasporto che fa lievitare maggiormente i costi esterni: addirittura l'83% riguarda il trasporto stradale, il 10% il navale e solo l'1,8% il ferroviario.

Parlando di cifre e rimanendo focalizzati sul trasporto merci, in Italia si spendono 77,5 miliardi di euro in costi esterni dovuti al trasporto stradale, contro i 5,4 del trasporto ferroviario ed i 43,6 miliardi del marittimo. Con l'intermodalità, sostanzialmente, si possono risparmiare 70 miliardi di euro all'anno. E dove si recuperano i soldi mancanti? Nelle tasse. Un circolo vizioso.

OBIETTIVO FUTURO

L'UE ha fissato due paletti. Entro il 2030, il 30% della quota modale di trasporto su percorrenze superiori ai 300 km dovrà essere trasferito su ferrovia e vie navigabile, mentre entro il 2050 si dovrà passare al 50%. Un passo da fare, senza riempirsi la bocca, ma agendo nel pratico della faccenda. Solo così si eviteranno ulteriori costi che andranno a caricare le spalle di aziende e persone.

*Commissione europea, Direzione generale della Mobilità e dei trasporti, Essen, H., El Beyrouty, K., Bieler, C., et al., Handbook on the external costs of transport : version 2019, Publications Office, 2019, https://data.europa.eu/doi/10.2832/27212

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