Quanto costa il Natale? Domanda legittima, soprattutto in questo periodo. Non stiamo parlando di euro spesi per far contenti mogli, fidanzate, figli e nipoti, ma la nostra attenzione va all'ambiente.
Partiamo dai numeri. Secondo una ricerca prodotta da Transport & Environment, le vendite di merce nel mese di dicembre subirebbero un incremento del 29,5% rispetto al resto dell'anno, almeno relativamente all'Unione Europea. In termini di emissioni, considerandoil trasporto o direttamente al negozio o in magazzino, tutto questo si può tradurre con un +133% di CO2 nell'aria rispetto alle medie dell'anno.
Attenzione però: per quanto riguarda l'Italia, i camion coprono solo il 5% della distanza in chilometri, per un consumo di CO2 pari al 45% del totale. Il resto? Trasporto marittimo. Ovviamente va stimata la lunghezza del viaggio, visto che la Federazione Europea per il Trasporto e L'Ambiente ha considerato il porto di Shenzhen, in Cina, come punto di partenza. E, per avere un giudizio completo, va ponderato anche il consumo di CO2 per tonnellate al chilometro, pari ad 8 gCO2 /tkm lungo l'Oceano (dunque, per la tratta marittima), che rappresenta un valore di settanta volte inferiore rispetto al consumo per la tratta su strada (572 gCO2 /tkm totali).
Se, da una parte, il trasporto resta cuore pulsante del tessuto economico italiano ed è sostanzialmente la via che ci permette di aprire i regali sotto l'albero, dall'altra urge la necessità di individuare forme di mobilità alternativa. Dare sempre maggior importanza all'intermodalità potrebbe essere il primo punto di partenza, aspettando anche una crescita del livello infrastrutturale che permetta alle città, e dunque alle merci, di essere collegate in modo sostenibile non solo dal punto di vista ambientale, ma anche economico e sociale.