Partiamo da un presupposto chiaro, intangibile ed incontrovertibile. I trasporti muovono la gente, il paese e l'economia. I trasporti faranno parte della nostra quotidianità per tanto, molto tempo (il "per sempre" non piace), ed è proprio per questo motivo per cui, il modo in cui questi evolvono e restano al passo con i tempi, diventa fondamentale per risolvere i problemi che da anni affliggono il cluster.
Un cluster che deve necessariamente affidarsi a quanto l'universo tecnologico sta proponendo per essere sempre più vicino ai bisogni dell'uomo. Un punto fra tutti?
L'ingresso dell'intelligenza artificiale nel mondo dell'autotrasporto.
Un settore da 795 miliardi di euro, con quasi 9 milioni di camion sulle strade di tutto il mondo. Un settore che inevitabilmente sarà (ed è) intaccato dall'ingresso prepotente e necessario dell'intelligenza artificiale.
Un mare magnum in cui è ancora difficile muoversi, un punto di domanda ancora da normare (fattore che sicuramente ne sta limitando lo sviluppo), ma che sicuramente - se al servizio dell'uomo - potrà migliorare il settore ed il benessere delle aziende che ne fanno parte e che avranno il coraggio di investire in tal senso.
Efficientamento e sicurezza sono i due ambiti in cui l'IA può migliorare il settore, o almeno i più evidenti. Una piccola premessa, sviscerarli tutte in un articolo come questo sarebbe pressoché impossibile, ma speriamo di dare delle utili chiavi di lettura.
SICUREZZA E INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Il campo forse più ovvio, a cominciare dalla guida autonoma. Togliere la componente umana dalla guida implica il fatto di togliere l'errore umano. E si sa quanto, per gli autotrasportatori che lavorano in media tra le 13 e le 14 ore al giorno, sia difficile essere sempre lucidi. Non solo guida autonoma, ma anche la possibilità, sempre grazie all'Intelligenza Artificiale, di vedere crescere il livello di sicurezza per gli autisti grazie alla segnalazione, ad esempio, di ostacoli durante la guida o analisi predittive per servizi di manutenzione più adeguati.
EFFICIENTAMENTO E INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Qui possiamo sbizzarrirci. Partiamo dal carburante, una delle (se non la) voci che incide di più sul fatturato delle aziende di autotrasporto. L'IA può dirci perché stiamo consumando troppo, evita viaggi a vuoto, interviene nella costruzione aerodinamica del truck per efficientarne i consumi. Meno emissioni, per un impatto importante sui costi esterni derivanti, appunto, dalla circolazione dei camion su strada.
Secondo uno studio del Parlamento Europeo ed intitolato "Artificial intelligence in road transport", il settore avrebbe una crescita, entro il 2030, compresa tra il 9,9% e l'11,5%, sostenere gli incidenti stradali diminuirebbe fino a punte del 3,8% e, considerando infrastrutture e riduzione dei tempi di viaggio, si arriverebbe a risparmiare fino a 61 miliardi di euro. Soldi che si potrebbero reinvestire in ricerca, arrivando ad individuare soluzioni, fra le altre cose, per tamponare la carenza di autisti.